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Storia di Malcesine

Storia del Castello Scaligero
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Breve storia di Malcesine:

Dei ritrovamenti nel 1924, di tombe e lapidi con iscrizioni latine inneggianti la dea Iside, designarono gli Etruschi come primi abitanti del luogo.

Probabilmente colonie provenienti dal sud e dirette verso le Alpi. Scavi singolari, camere sepolcrali edificate secondo abitudini etrusche, sono presenti anche nello scoglio sul quale si erge il castello. Forse da lì l’origine del nome. “ Males scilices “, scoglio dei morti, è la definizione che l’arcidiacono Pacifico diede al paese nel 844 d.C.

Una recente interpretazione, non totalmente condivisa dagli studiosi, vuole il nome Malcesine derivi dal termine “ Mala Saxis “, Cattivo Sasso , per la particolare natura pietrosa e calcarea del terreno della zona.

I Longobardi di Alboino furono probabilmente i primi costruttori dell’originario castello eretto sul famoso scoglio a picco sul lago.

Venne distrutto una prima volta dalle truppe di Re Childerico, inviate per vendicare l’affronto che Autari gli fece sposando Teodolinda già promessa sposa a lui.

Fu riedificato verso la fine dell’ottavo secolo quando, sconfitti i Longobardi per mano dei Franchi, Malcesine passò a Carlo Magno. In seguito, per contrastare le invasioni barbare degli Ungheri, si costruirono ampie mura a difesa del borgo, che era nato arroccato attorno al castello, creando così delle “porte”. Porta Orientale è forse la più nota.

Nel periodo dei feudi, nel 1145, Malcesine divenne parte della signoria del vescovo di Verona, acquisto una certa indipendenza come comune e diritto di battere anche moneta propria. Seguirono i “Della Scala” signori di Verona e nel 1277 Alberto, forse più per dimostrazione di forza e dominio che per veri scopi militari, rimaneggiò e restaurò con particolare cura ed arditezza il castello. Da allora la definizione di Castello Scaligero.

Ma nel 1400 per difendersi dai tentativi di conquista dei Carraresi, si dovette passare sotto la protezione della Serenissima Repubblica di Venezia. Iniziò un periodo di stabilità e prosperità, E’ di allora la nascita della Gardesana dell’Acqua, una piccola federazione di 10 comuni del lago.

Malcesine, quale paese di confine, venne designato per esser sede del Capitano del Lago. Nel 1600 il comune di Verona acquistò uno stabile Scaligero e con un ampliamento e restauro accurato lo trasformò in quello che oggi è uno degli edifici più importanti del paese. Nel Palazzo dei Capitani sono presenti pregevoli affreschi e decorazioni in stile lombardo-veneziano.

Le guerre di Napoleone contro l’Austria portarono a Malcesine truppe prima austriache e poi francesi, i quali, una volta caduta Venezia vi rimasero da padroni. Dopo la fine di Napoleone Malcesine entrò a far parte del regno Lombardo-Veneto.

Durante le varie guerre d’indipendenza il paese fu quartiere di guarnigioni austriache e piemontesi, la rocca, quale fortezza di confine, venne ulteriormente consolidata e modificata per uso militare. Con l’armistizio di Villafranca nel 1886, Malcesine e tutto il territorio veronese entrò a far parte del Regno d’Italia.




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